Green è ormai un’ottica sempre più condivisa e apprezzata. Ecco perché gli chef scelgono di coltivare il proprio orto,
per eliminare gli sprechi e preparare piatti con materie prime freschissime e di stagione.
E dal sapore autentico e genuino.
Otto ristoranti da provare subito per deliziare il palato,
proposte gourmet e prodotti dell’orto
Volete regalarvi un’indimenticabile esperienza culinaria all’insegna della sostenibilità, della biodiversità e a km zero?
Ecco 8 ristoranti di classe di hotel dove gli chef realizzano piatti dal sapore unico con le materie prime freschissime e di stagione colte nell’orto.
1 Il talentuoso David Cattoi, Executive Chef del Re della Busa e del Bistrot Tremani al Lido Palace di Riva del Garda (TN), ha come punto fermo la ricerca della qualità. E’ questo che lo porta, insieme alla sua brigata di cucina, a una continua esplorazione di aziende locali. E a stringere collaborazioni nel segno dell’eccellenza della materia prima.
La carta è in effetti un autentico trionfo del territorio. Infatti i piatti presentano ingredienti prodotti da fornitori accomunati da una filosofia sintetizzabile in una parola: Trentino. Dalle carni alla frutta, tutto rispecchia l’idea di trasmettere il sapore e il gusto di un fare tipico e tracciabile.
E nel grande giardino dell’hotel 5 stelle che si affaccia sul Lago di Garda, lo chef coltiva un rigoglioso orto con le erbe aromatiche tra cui spicca la sua “ossessione”: la maggiorana.
Il Tremani Bistrot culla gli ospiti con una straordinaria e romantica vista sul lago e sulle montagne. È il luogo ideale per pranzare gustando un’ampia selezione di piatti leggeri e gustosi preparati con i migliori ingredienti mediterranei. Il servizio raffinato e le ricercate proposte sono un connubio molto apprezzato.
Il ristorante Il Re della Busa, sofisticato, dal design contemporaneo e di grande impatto visivo, si allarga in un ambiente caratterizzato da un’esclusiva terrazza affacciata sul lago. L’offerta non finisce qui. Chi vuole lasciarsi coinvolgere da tutte le esperienze del Lido Palace può fermarsi in qualsiasi momento della giornata a sorseggiare un drink al Balì Bar. Si trova all’interno dell’edificio storico, sotto una volta con splendidi soffitti adornati con stucchi liberty. Di particolare suggestione il momento aperitivo la sera e imperdibili i coktail in lista.
www.lido-palace.it.
2 In Sicilia, il Baglio Occhipinti è il punto di partenza per esplorare il territorio ragusano. Tra le varietà antiche tradizionali del territorio vengono coltivati broccoli, cavoli, cicoria, bieta, cipolle, aglio, piselli, fave, pomodori, zucchine estive di Vittoria e zucche. I pistacchi, le carote e le mandorle arrivano invece sulla tavola della colazione e della merenda nelle famose torte della signora Gina.
Le cooking class in esclusiva per imparare i segreti della scaccia ragusana cotta nel forno a legna o dei pomodori essiccati al sole sono all’ordine del giorno,. Inoltre ogni domenica si mangia e si discute con un produttore vitivinicolo.
http://bagliocchipinti.com
3 Sulla Riviera del Brenta il ristorante Margherita del Romantik Hotel Villa Margherita di Mira (VE) offre un viaggio gastronomico nella ricca tradizione della cucina veneta.
Sempre nel rispetto delle ricette originali ma con un tocco di innovazione. E soprattutto attingendo dall’orto coltivato nel grande parco della villa del 1600.
www.romantikhotels.com
4 Lo Chef Peter Girtler vanta 2 stelle Michelin nella sua Einhorn Stube al Romantik Hotel Stafler di Mauls, Vipiteno (BZ). Lo Chef crea deliziose specialità con i prodotti a km zero dell’azienda agricola della famiglia Stafler. Per esempio, speck, salsicce, uova, erbe e ortaggi del proprio orto. Inoltre prodotti selezionati di contadini locali e di fornitori altoatesini che vantano il sigillo di qualità. “Massimo rispetto per il prodotto” è il credo di Girtler che utilizza verdure ormai dimenticate.
www.romantikhotels.com
5 A Polesine Parmense (PR), lo Chef stellato Massimo Spigaroli incanta occhi (e palati) col suo orto-giardino. Si trova all’ingresso dell’Antica Corte Pallavicina, castello del 1300 sulla golena del fiume Po. Qui si coltivano ortaggi, piante aromatiche e frutta. Tutti ingredienti del suo menu gastro-fluviale.
Il ristorante, grazie alla vicinissima azienda agricola di famiglia, produce il 95% di quello che porta in tavola. Come verdura, carne, farina, pane, salse e conserve, vini. www.anticacortepallavicina.com
6 La specialità del ristorante “Il Tartufo” dell’albergo diffuso Borgotufi di Castel del Giudice (IS) è il fungo che cresce rigoglioso nei boschi. Ma ci sono altri prodotti genuini coltivati nei campi che impreziosiscono i piatti d’autore dello Chef Marco Pasquarelli. Come le mele biologiche Melise.
Sono frutti autoctoni recuperati trasformati anche in succhi di frutta e composte senza zuccheri né conservanti. Tutto è fatto a Castel del Giudice, come la birra agricola Malto Lento e il miele dell’Apiario di Comunità.
www.borgotufi.it
7 In Val d’Ega, al Biohotel Steineggerhof di Collepietra (BZ), la cucina è creativa.
Infatti è vicina alla natura, colorata e sana e ha una particolare attenzione ai piatti vegetariani-vegani. Grande importanza è data ai prodotti biologici al 100%: freschi, stagionali e provenienti dalla regione. Nell’orto vengono coltivate oltre 50 erbe e verdure diverse.
www.steineggerhof.com
8 Anche l’Hotel Pfösl di Nova Ponente (BZ) propone una cucina naturale, utilizzando ingredienti stagionali di alta qualità, raccolti per la maggior parte nelle zone vicine, e nei propri orti.
Brigitte Zelger, la padrona di casa, è anche esperta erborista. Lei stessa ha creato diversi giardini alle erbe e orti rialzati nel cortile interno della struttura.
www.valdega.com
Immagine apertura: David Cattoi, Executive Chef Lido Palace. Photo credit: Francesca Bocchia
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