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I nuovi trend dell’hotellerie in Italia

In Italia ci sono 33 mila hotel e più di un milione camere ma quali sono le performance e gli scenari degli investimenti alberghieri? A rispondere è il rapporto Hotels & Chains 2017

 

Cambiano i tempi e si modificano le abitudini di viaggio: se il turista in passato cercava un alloggio solo per riposare oggi il soggiorno in albergo rappresenta una parte importante di un’esperienza a 360 gradi. Per aumentare la propria competitività e restare al passo con una domanda sempre più esigente, è in crescita il fenomeno che spinge molte aziende ad aggregarsi per offrire un servizio in linea con le nuove necessità.

A presentare lo scenario è la quinta edizione del rapporto Hotels & Chains 2017 realizzato da Horwath HTL, STR e, per la seconda volta, in collaborazione con Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Secondo la ricerca oggi le camere di catena nel paese sono oltre 155 mila, segnando un +4,5% sul 2015. A spiegare l’espansione del trend è Giorgio Palmucci, il presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi: “Si tratta di un fenomeno in crescita che si sviluppa in risposta alle esigenze del settore di visibilità e disintermediazione ma anche per garantire degli standard in un quadro in cui la classificazione tradizionale ha perso di significato con un marchio che è anche evocatore dell’esperienza che si vuole offrire al cliente. Anche il rapido diffondersi di nuovi concept o di alberghi tematicihotel in luoghi particolari, o i cui interni sono decorati in modo singolare, oppure orientati alla prestazione di servizi specifici – risponde alle nuove esigenze della domanda che non vede più nell’hotel semplicemente un posto dove alloggiare durante le vacanze o per lavoro, ma, al contrario, l’ambiente ideale dove poter fare esperienze nuove e singolari, diverse da quelle di tutti i giorni, per immergersi in sensazioni ed emozioni tutt’altro che comuni”.

I ranking del nuovo censimento 2017 mettono alla luce le dimensioni dei nuovi assetti e dei recenti processi di fusione: Marriott, dopo acquisizione Starwood, terzo gruppo in Italia con 8.890 camere (dopo Best Western e Accor), UNA-ATA, dopo fusione, quinto gruppo con 5.467 camere, Starhotels, dopo acquisizione portfolio Royal Demeures, decimo gruppo con 3.671 camere.

Come evidenzia la ricerca, in Italia ci sono 33 mila alberghi, con una crescita significativa dei 4 e 5 stelle. Per numero di hotel il paese si colloca al quarto posto dopo gli Stati Uniti, con 53 mila strutture, la Gran Bretagna, 40 mila e la Germania con quasi 34 mila. Per quanto riguarda le camere, in Italia sono oltre 1 milione ponendoci al terzo posto a livello mondiale dopo gli Stati Uniti e la Cina. Alto anche il numero dei brand passati negli ultime tre anni da 148 a 204 con una crescita del 37,8%.

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